Strisce blu, si richiede di modificare il capitolato approvato nel 2017 del bando aggiudicato nel 2018

Una “legalità a targhe alterne” dall'opposizione che torna nelle richieste dei cittadini interessati da inizio settembre da mancati benefici vigenti in precedenza

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Passata la pausa estiva, la politica lametina torna ad animarsi sulla tradizionale falsa riga: social, lamentele e poche citazioni degli atti amministrativi per capire quali siano i reali margini di manovra o legittimità delle lamentele avanzate da alcuni cittadini, tra meno di un anno potenziali elettori.

Da lunedì a pieno regime i nuovi parcometri per il pagamento sulle strisce blu

Torna così la discussione sulle strisce blu, con alcuni residenti nelle vie coperte dal servizio di pagamento dei 620 stalli di sosta a lamentare l’assenza di pass gratuiti, nuovi o da rinnovare, e la mancanza di risposte esaustive. Perché una risposta, per quanto non gradita esiste: nel bando di gara aggiudicato sotto la gestione commissariale, ma redatto dall’amministrazione Mascaro prima dello scioglimento, di esenzioni per i residenti non se ne parlava, né fino ad oggi può avvenire una modifica unilatere del contratto.

Le strisce blu in centro a Lamezia Terme trovano il dissenso dei residenti, alle prese con problemi per quanto riguarda i pass precedentemente loro concessi

Nel Dup 2024, che ripercorre diversi punti dei documenti unici di programmazione degli anni precedenti, nel capitolo relativo al futuro nuovo piano del commercio si specifica in realtà che «interloquendo con le associazioni di categoria ed interpretando in maniera equa le esigenze di ciascuno, approfondito ogni aspetto della normativa in essere e del rapporto contrattuale vigente a seguito dell’aggiudicazione del servizio, occorre eventualmente rimodulare la presenza nelle varie vie della Città delle strisce blu, inserendo eventuali limiti orari per i parcheggi sulle strisce bianche con le giuste e doverose tutele per i residenti».

Questo perché il contratto prevede che «l’amministrazione concedente si riserva durante il corso della concessione, a suo insindacabile giudizio di modificare gli orari di sosta, le strade e piazze individuate con diminuzione del numero degli stalli complessivi risultanti al momento della gara con azzeramento per le isole pedonali, ovvero si riserva di aumentare eventualmente gli stessi, senza che la Concessionaria possa vantare pretese per le modifiche da apportare alla segnaletica e quant’altro e senza alcuna pretesa da parte dell’amministrazione concedente di variazione dell’aggio in presenza di ulteriori stalli».

Un centinaio di firme ed un comitato di residenti che rivogliono parcheggiare sulle strisce blu spendendo meno

Nel frattempo sorgono a mezzo stampa comitati e raccolte firme, chiedendo di modificare un contratto sottoscritto a dicembre 2018 con l’unica partecipante al bando di gara, ovvero l’A.T.I composta dalla S.I.S. Segnaletica Industriale Stradale s.r.l. – ISOLA Coop. Soc., per la durata di 9 anni. Il nuovo bando, quindi, spetterà all’amministrazione comunale che sarà eletta entro i prossimi 9 mesi, se resterà in carica fino al 2027, quando saranno passati 10 anni dall’approvazione dell’attuale affidamento in consiglio comunale.

L’Ati composta da due ditte umbre si aggiudica la gestione delle strisce blu lametine per i prossimi 9 anni

IL DIBATTITO POLITICO

Di dette premesse oggi il dibattito politico sorvola, con l’attuale guida dell’amministrazione comunale a ricordare come il servizio sia stato firmato dalla terna commissariale (ma come detto su indicazioni dell’amministrazione precedentemente eletta), e l’opposizione a chiedere ad un soggetto pubblico di modificare un contratto privato per far proseguire il mancato pagamento da parte dei residenti, cui la società ha proposto un abbonamento annuale dimezzato nel costo rispetto agli altri utenti. Una “legalità a targhe alterne” che torna nelle richieste dei cittadini interessati quasi annualmente.

Rosario Piccioni, consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”, reputa infatti che «la raffica di multe degli ultimi giorni non è che l’epilogo dell’assenza di ascolto reale e di capacità di incidere da parte dell’amministrazione comunale che avrebbe potuto prevenire situazioni che non solo pesano sulle tasche delle famiglie ma alimentano conflittualità nel rapporto tra i cittadini e l’ente pubblico», anche se quelle multe sono e restano legittime secondo l’attuale contratto, sebbene non elevate in precedenza con le stesse condizioni e fatte rispettare dal 1 settembre.

L’esponente del centrosinistra rievoca una mozione da lui proposta ed approvata in consiglio comunale nell’estate 2020, che però non ha avuto ad oggi esito per il mancato spazio di manovra, la quale chiedeva «modifiche degli orari per andare incontro alle esigenze delle famiglie che accompagnano e vanno a prendere i bambini all’istituto Maggiore Perri, e modificare le regole per far riconoscere il pass ai residenti nelle zone dove si trovano i parcheggi a strisce blu». Oggi si propone «per andare incontro alle istanze manifestate in questi anni dai residenti» di effettuare «una rimodulazione degli spazi e delle aree con le strisce blu», allargando così la platea poi di persone che potranno chiedere esenzioni, ed al contempo di «valutare la possibilità di utilizzare le somme derivanti dai pagamenti dei parcheggi blu per garantire i pass gratuiti ai residenti o, se questo non fosse possibile, a ridurre ulteriormente le tariffe già agevolate previste per i residenti del centro ed eventualmente rilasciare pass gratuiti in presenza di particolari criteri reddituali».

Mimmo Gianturco (Lamezia prima di tutto) ha presentato un’interrogazione al sindaco Paolo Mascaro e al presidente del civico consesso Giancarlo Nicotera per chiedere «quali siano i motivi alla base della decisione di mantenere il pagamento dell’abbonamento per i residenti nelle aree di parcheggio a pagamento (strisce blu)», e se «l’amministrazione comunale intenda aprire un tavolo di confronto con la Sis Parking e con i residenti, al fine di trovare una soluzione che possa far convergere propositivamente le esigenze di entrambe le parti». Si chiede anche se «sia possibile prevedere ulteriori riduzioni delle tariffe per i residenti, specialmente per coloro che vivono in aree dove i parcheggi sono prevalentemente a pagamento e non ci sono alternative praticabili». L’ultimo quesito rivolto sempre all’ente comunale chiede se «non si ritenga giusto indennizzare in qualche modo i cittadini tenuto conto dell’evidente errore commesso».

Accogliere le richieste dei due consiglieri porterebbe ad un altro capitolato nel quadro economico di un servizio sottoscritto quasi 7 anni fa. Ma entro 9 mesi si voterà, i conti poi li dovrà fare chi sarà eletto visto che si parla di spese di un ente pubblico (una rapida ricerca online aiuta a comprendere come le soluzioni delle amministrazioni comunali non siano sempre l’esonero del pagamento per i residenti).

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