A Cortale la minoranza diserta i lavori del consiglio comunale in contestazione verso l’amministrazione

Un documento politico firmato da Rocco Cristofaro, Antonio Mungo e Francesco Ascone chiede una commissione di indagine sulla campagna elettorale

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Animi agitati in consiglio comunale a Cortale tra maggioranza ed opposizione, con la minoranza che presente in aula dopo le assenze delle precedenti sedute, si trova ad abbandonare nuovamente i lavori dopo la mancata discussione del documento presentato fuori dall’ordine del giorno.

Un documento politico firmato da Rocco Cristofaro, Antonio Mungo e Francesco Ascone lamentando che «sin dal periodo in cui si è svolta la campagna elettorale (nei decorsi mesi di maggio e giugno) è stato registrato un atteggiamento di denigrazione e di diffamazione nei confronti sia del capolista e degli altri candidati della lista “Ricostruiamo Cortale”, da cui si palesava una condotta altezzosa e provocatoria assolutamente non protesa al rispetto personale e tanto meno orientata al confronto democratico».

La motivazione addotta per disertare i banchi dell’opposizione è da imputare a «dubbi in merito sia all’attività amministrativa nel corso dell’ultima campagna elettorale, da parte della lista “Rinascita per Cortale” e sia la condotta amministrativa degli ultimi 15 anni di governo. Non possiamo in poche righe riassumere tutte le motivazioni ed argomentazioni di cui prima, ma riteniamo, vista e ascoltata la continua propaganda sull’operato di legalità e trasparenza da parte del Sindaco, che soltanto un intervento eclatante e al di sopra delle parti, da parte dello stesso, chiedendo l’accesso di una commissione di indagine e di inchiesta, possa fare luce su quanto accaduto rasserenando l’intera comunità sull’operato dell’amministrazione in carica».

Secondo l’opposizione «non sussistono le condizioni per avviare un lavoro di opposizione che vorremmo, fino a quando non sarà chiara e tangibile la volontà di instaurare un clima di serenità e di dialogo, e dopo eventuali chiarimenti ufficiali da parte degli organi competenti di controllo, già informati sugli accadimenti».

Le commissioni, secondo l’articolo 14 dello Statuto comunale, sono di competenza del consiglio comunale che «può istituire nel suo seno Commissioni consiliari permanenti temporanee o speciali, altresì commissioni di controllo e di garanzia, la cui presidenza verrà attribuita alle minoranze. Il regolamento disciplina il loro numero, le materie di competenza, il funzionamento, le modalità ed i limiti di controllo» mentre «compito delle commissioni temporanee o speciale è quello di esaminare importanti questioni di carattere particolare o momentaneo».

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